Una delle più importanti malattie della vite è senza dubbio l’oidio causato da Erysiphe (Uncinula) necatrix, la cui diffusione sta nettamente aumentando in tutte le principali aree viticole italiane anche a causa dell’andamento climatico degli ultimi anni (temperature elevate per periodi prolungati, umidità atmosferica alta e riduzione della piovosità).
L’oidio può infettare tutti gli organi verdi della vite causando i danni maggiori sulle infiorescenze, sui grappoli e sui singoli acini. I primi sintomi visibili sulle foglie consistono in piccole macchie giallastre traslucide che, col tempo, possono interessare totalmente o in parte la superficie fogliare; in corrispondenza di tali sintomi la foglia viene ricoperta dal caratteristico micelio fungino di colore bianco-grigiastro. Per quanto riguarda, invece, gli acini, quelli colonizzati precocemente rimangono di piccole dimensioni e vengono ricoperti dalla caratteristica efflorescenza bianco-grigiastra che emana un forte odore di muffa.
Figura 1 – Oidio su foglia su viti in vaso.
Figure 1 – Powdery mildew on leafs on potted vines.
Figura 2 – Forte attacco di oidio su grappolo.
Figure 2 – Severe attack of powdery mildew on a bunch.
Le restrizioni d’uso poste dalla regolamentazione europea sugli agrofarmici e le norme dettate dalla Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009, inoltre, hanno progressivamente ridotto la disponibilità di principi attivi dotati di buona attività nei confronti del patogeno. Questi fattori impongono una revisione delle strategie, che punti al miglioramento della sostenibilità della difesa, valutando l’attività nei confronti del fungo di prodotti alternativi ai fungicidi tradizionali.
A tal proposito sono stati condotti alcuni studi da parte dell’Università di Torino, presso un vigneto della varietà “Moscato” (una prova nel 2016 e una nel 2017) e con piante allevate in vaso, al fine di valutare l’efficacia contro oidio di due differenti strategie di intervento nelle quali è stato utilizzato un concime fogliare a base di ossido di calcio, il CALIFOL®, prodotto da AgriNewTech srl.
Nelle prove in vaso, le piante sono state trattate due volte, prima dell’inoculazione artificiale, per indurre l’attivazione dei meccanismi di resistenza e poi inoculate con una sospensione di 1×105 conidi/mL del patogeno. Dopo l’inoculazione sono stati effettuati quattro trattamenti, per valutare l’azione di Califol, a confronto con trattamenti a base di zolfo. Il prodotto CALIFOL®ha ridotto significativamente la malattia, con un’efficacia del 72% nella prima prova e del 65% nella seconda, analogo a quella ottenuto con zolfo.
Nelle prove in vigneto, i trattamenti sono iniziati poco dopo il germogliamento e sono andati avanti fino all’invaiatura. Le strategie utilizzate hanno fornito ottimi risultati nel contenimento della malattia sia su foglia sia su grappolo. Nella prova effettuta nel 2016 il CALIFOL® ha ridotto del 68% su foglia e del 58% su grappolo la diffusione dell’oidio, rispetto a quanto osservato sulle piante non trattate, mentre l’efficacia sull’incidenza della malattia è stata rispettivamente del 99 e del 48%. Tali dati sono risultati analoghi a quelli ottenuti con i trattamenti a base di zolfo nel contenere la malattia su foglia e grappolo (riduzione del 68%), mentre si è assistito ad una differenza per quanto riguarda la riduzione dell’incidenza della malattia che è stata rispettivamente del 90 e dell’88%. Nel 2017 il CALIFOL® ha ridotto del 40% su foglia e del 27% su grappolo, rispetto alle piante non trattate, la diffusione, mentre l’efficacia sull’incidenza della malattia è stata rispettivamente dell’87 e del 75%. In questo caso l’efficacia del CALIFOL® è risultata inferiore rispetto allo zolfo, il quale ha ridotto del 73% la presenza del fungo su foglia e del 54% su grappolo e ha ridotto l’incidenza della malattia rispettivamente del 97 e dell’80%.
Nonostante sia stata riscontrata un’efficacia più bassa nelle prove in vigneto del 2017, da tali risultati si può comunque evincere come l’utilizzo di strategie alternative, quali una concimazione a base di calcio con il prodotto CALIFOL®, permette di rafforzare la vite e di conseguenza ridurre lo sviluppo di malattie come il mal bianco. Per scoprire le caratteristiche specifiche, le dosi e le modalità di impiego di tale prodotto, scaricate la scheda tecnica dal nostro sito.
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